giovedì 26 febbraio 2009

I numeri della sabbia


Torno a scrivere dopo una pausa piuttosto lunga... finite le ferie Natalizie il tempo libero si è ridotto drasticamente ed il Blog ne ha fatto le spese. Torno a scrivere perchè volevo commentare l'ultimo libro letto.

Era da molto tempo che non dedicavo spazio alla lettura di un libro, mentre nelle ultime settimane sono tornato a questo piacevole passatempo. Ho letto due libri molto diversi tra loro che sono giunti a me seguendo due vie piuttosto diverse e comunque non sono stati scelti da me. Mi piace lasciarmi conquistare da un libro, non voglio essere sempre io quello che sceglie un libro... la scelta a volte "và subita" per evitare di trovarsi a leggere sempre le stesse cose.

Per questo mi piace ricevere in regalo un libro, a patto che sia stato scelto in modo pensato e non semplicemente perchè è un bestseller.

Per il mio compleanno degli amici mi hanno regalato L'Eleganza del Riccio di Muriel Barbery dopo che lo avevano letto e li aveva colpiti. Mi è piaciuto perchè tutto sommato sono un tipo piuttosto cervellotico e quindi mi piace la filosofia a patto che sia accessibile! Un trattato di filosofia moderna non lo reggerei, ma per lunghi tratti l'Eleganza del Riccio sembra proprio un trattarello di filosofia spiccia e tutto sommato non mi è dispiaciuto anche se lo ho trovato piuttosto freddo, non mi trasmetteva molto. Nel finale invece il libro si riprende e trovo che proprio la drammatica conclusione faccia fare un salto di qualità decisivo all'opera. Non lo rileggerei dall'inizio ma gli ultimi 3 capitoli li ho riletti con piacere e mi hanno trasmesso le stesse emozioni. Un libro è un bel libro se rileggendolo continua ad essere convincente.

Poco dopo aver terminato l'Eleganza del Riccio sono passato a trovare un amico per conoscere la nuova nata di casa. Nell'occasione lui aveva appena terminato di leggere un libro che gli era piaciuto davvero molto e me lo ha proposto. Si tratta de I Numeri della Sabbia di Roger R. Talbot un thriller religioso sulla falsariga del Codice da Vinci di Dan Brown. In questo caso ad esempio si trattava proprio del tipo di libro che non comprerei mai, ma vista la sua convinzione nel propormelo ho accettato il prestito volentieri e subito mi sono messo a leggerlo.

Questo libro non ha alcuna pretesa se non quella di donarti qualche ora di svago, e và quindi preso e giudicato per quello che è senza troppe pretese. Anche in questo caso è il finale del libro che mi ha convinto di più. Trovo un grosso merito di questi libri avere un finale forte considerando che molti libri anche belli vengono rovinati da un finale affrettato o comunque sbagliato.

Andando per ordine, la costruzione della trama non mi ha convinto al massimo anche se il libro risulta sempre scorrevole e godibile. Ho apprezzato anche le ambientazioni: Dublino (stò per andare in vacanza a Dublino e quindi ho letto quelle pagine con particolare curiosità), Torino (è una città che amo), Roma (come si fà a non amare Roma?).... certe scelte mi sono parse inutili stonature: mi riferisco in particolare nel finale alla preghiera della nuova Badessa contenente un messaggio piuttosto inutile per Liam. Sarebbe stato sufficiente intimare a Liam di fuggire al rumore di vetro rotto. Raffinatissimo per converso l'accenno alla Profezia Maya.... Quasi geniale. Del resto due profezie, se di vere profezie si tratta, devono per forza di cosa convergere!!!

Meglio il Codice da Vinci o I Numeri della Sabbia? Il primo ha fatto sicuramente più successo, ma mi sento anch'io di dare una preferenza al secondo. Il Codice da Vinci deve molto merito ad una storia già scritta e non certo da Dan Brown sulla quale Brown si è limitato ad intessere un Thriller e mi sia concesso neppure in modo particolarmente brillante, mentre Talbot ha messo tutta farina del suo sacco e lo apprezzo per questo... se vogliamo non apprezzo il fatto che abbia cercato di cavalcare l'onda del Codice da Vinci. E' il mercato Baby... Giusto così ma permettetemi di dissentire.

Insomma due libri che mi sento di consigliare anche se per ragioni piuttosto diverse. Il finale dell'Eleganza del Riccio difficilmente si può dimenticare mentre I Numeri della Sabbia vi può donare qualche ora di svago ma non è giusto aspettarsi niente di più. Se volete comprateli e leggeteli, ma il mio suggerimento è piuttosto di comprare e di leggere di tutto, di non fossilizzarsi. Il diverso arricchisce.

giovedì 1 gennaio 2009

La Duchessa


Ieri era l'ultimo giorno del 2008 e mi aggiravo intorpidito dal freddo per le strade di Faenza. Non avevo la benché minima idea di cosa fare per Capodanno e quindi mi si prospettava una serata triste. Una serata in solitaria può essere anche divertente o rilassante in genere, dipende molto dalla predisposizione del singolo soggetto, ma per l'ultima notte dell'anno tutto questo non vale!!! Vige una convenzione sociale secondo la quale l'ultimo giorno dell'anno deve essere per forza divertimento ed allegria e quindi ti senti in un certo senso obbligato a divertirti e se non riesci ad organizzarti ed a raggiungere l'obiettivo atteso finisci per sentirti una cacca d'uomo e ti intristisci. Non a caso il capodanno è in assoluto la festa che mi mette più tristezza di tutto l'anno, se fosse per me lo abolirei!!! Insomma mi aggiravo tristissimo con queste idee che mi giravano per la mente quando per puro caso mi sono imbattuto in un manifesto inatteso e per me sorprendente. Chi non è di Faenza deve sapere che per noi oramai la parola cinema coincide con il nome del grande multi sala aperto da qualche anno vicino al casello autostradale, il Cinedream. Esistono delle sale cinematografiche in centro, il cinema Italia ed il Sarti, che però oramai sono finite ai margini e propongono solitamente film non da botteghino e quindi spesso non faccio neppure caso alla loro programmazione. Mi imbatto dicevo nel manifesto pubblicitario relativo alla programmazione del cinema Sarti e non posso credere a quel che vedo!!! Proiettano La Duchessa, esattamente il film che avevo cercato qualche giorno prima al Cinedream senza trovarlo in programmazione perché al multi sala hanno lasciato spazio ai vari cine panettone del Natale.... ed infatti qualche giorno prima avevo visto al cinema Madagascar II, peraltro molto divertente!!!

Non mi sarei mai atteso di vedere in programmazione in centro il giorno di capodanno un film da me tanto atteso ed appena uscito nelle sale (è uscito il 24 dicembre 2008) e quindi preso dall'entusiasmo decido di andare!!! Il mio ultimo dell'anno si rischiara un poco sarà un giorno dedicato al bel cinema o almeno così speravo.... Devo dire che le mie attese non sono andate affatto deluse!!! Se dovessi scrivere un commento sul film che ho visto la mia recensione non si discosterebbe di molto da quella che potete leggere su FilmUP scritta da Andrea D'Addio con una piccola ma sostanziale differenza... io mi sono molto commosso soprattutto nel finale. Bravissimi gli attori, su tutti mi è molto piaciuta l'interpretazione del duca interpretato da Ralph Fiennes ma poi non nascondo che ho un debole per Keira Knightley sia come attrice che come donna e mi piacciono enormemente i film in costume. Anzi uno dei miei sogni è poter vestire i panni di un gentiluomo del XVII/XVIII secolo un giorno o almeno per qualche ora magari in una festa in costume. Una cosa che Andrea sottolinea e che mi piace mettere in luce in questo mio intervento odierno sul film è che tutti i personaggi vengono descritti in modo quantomai realistico senza l'uso dei classici stereotipi. Non c'è il classico personaggio cattivo che osteggia l'eroina, ogni personaggio ha il suo lato positivo ed il suo lato negativo. Anche il personaggio del duca va riletto nel contesto della società del XVIII secolo una epoca nelle quale le donne godevano di ben pochi diritti ed anche la nostra eroina su questo non fa eccezione certo, ma è proprio una foto di quel periodo storico senza forzature. Insomma a me è proprio piaciuto, le due ore sono proprio passate senza che me ne rendessi conto e con un po' di dispiacere che lo spettacolo fosse già finito, oltre che con le lacrime agli occhi come già accennato prima. Andrea d'Addio indica, in modo non troppo convinto per la verità, come unica pecca una trama un po' troppo semplice e banale e su questo non sono daccordo. E' una storia vera ed agli eventi reali ci si deve attenere. Qualsiasi forzatura sulla storia a mio avviso avrebbe rovinato da magia di un'opera realista molto ben riuscita. Unica pecca della serata, ma è addebitabile ai gestori della sala, è la proiezione di tutto il secondo tempo della pellicola leggermente sfocato. Questo cosa mi ha un poco fatto girare gli zebedei...

Uscito dalla sala, il tempo di passare dalla piazza principale di Faenza dove si stava esibendo il tristissimo Trio Italiano di fronte a qualche decina di pensionati (che tristezza) ed ho deciso che dovevo chiudere la serata con un bel brindisi a me stesso... E dunque sono andato all'Enoteca Astorre all'angolo con Corso Garibaldi e mi sono regalato un bicchiere di Chianti passito. Assaporato in meditazione, quasi in dormiveglia, lentamente. E' stato davvero inebriante!!!

Buon Anno a chi mi ha letto fin qui.

domenica 28 dicembre 2008

Van Gogh a Brescia


Ho forse accennato nei post scorsi alla passione per l'arte ed al mio girovagare per l'Italia e spero sempre più anche in Europa in giro per mostre e musei... anche se i miei interessi non si limitano a questo. Ieri il mio percorso formativo, perché tale lo considero, mi ha riportato a Brescia. E' oramai un'appuntamento fisso quello tra me e questa città, mi ci reco ogni anno da 4 stagioni oramai:
nel 2005 Gauguin e Van Gogh, nel 2006 Turner e gli Impressionisti, nel 2007 America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo ed infine nel 2008 Van Gogh. Tutte mostre curate da Marco Goldin a cui sicuramente dato merito di essere riuscito a far diventare le mostre d'arte dei veri e propri eventi popolari non più riservati ad un'elite. Le sue mostre sono molto piacevoli da visitare e presentate con grandissima cura. Sicuramente mette molto amore ed impegno in quello che fa in questo senso merita il successo che ha avuto, questo è un mio parere personale ovviamente. Non mi piace troppo come scrive (a livello di stile non di contenuti) ma questa è una questione di gusti personali.
Il 27 dicembre mi sono svegliato di buona ora (alle 4:00) per poter prendere il treno delle 4:36.... purtroppo Brescia non è facilissima da raggiungere partendo da Faenza, si deve cambiare treno due volte (Bologna ed a Verona) e gli orari non si incastrano molto bene... insomma sono partito alle 4:36 e sono arrivato a Brescia alle 9:25... Brescia come moltissime nostre città è una perla tutta da scoprire e che tra l'altro io per vicende varie non posso dire di aver avuto modo di apprezzare a fondo! Certamente comunque meriterebbe un viaggio anche solo per visitare la città con le sue chiese, la sua bella Pinacoteca, il castello che ospita un museo delle armi tra i più importanti d'Italia ed il museo del Risorgimento ed ovviamente il complesso di Santa Giulia, vero e proprio museo della città che racchiude alcuni tesori (croce di Desiderio e la Vittoria Alata i più noti) oltre ad ospitare le mostre temporanee più importanti, come per in questa occasione.

Alcune note tecniche sulla mostra:
Van Gogh - Disegni e Dipinti
Chiusura: 8 Febbraio 2009 (E' stata prorogata)
Biglietto: 10€
Audioguida: 6€ (prevista una audioguida per bambini a 4€, interessante iniziativa!)

E' possibile pranzare in sede grazie ad un ristorante/pizzeria self-service sito in prossimità del book-office. I prezzi non sono economicissimi considerando la qualità mediocre: un primo, insalata, dolce, coca cola e caffè a 14€ circa.
Come al solito ho visitato la mostra con il supporto dell'audioguida perché mi piace farmi accompagnare, farmi raccontare i quadri e le opere ma anche per poter imparare di più (non ho fatto studi artistici) ed apprezzare appieno quei piccoli particolari anche tecnici a volte che sfuggono ad un'occhio non esperto. Non sempre le guide audio risultano ben fatte, ma in tutte le mostre curate da Goldin non sono mai uscito deluso ed anche in questo caso il supporto audio è risultato soddisfacente con 34 commenti alle opere più uno di presentazione alla mostra ed uno di commiato.
La mostra presenta tutte opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo diventando una sorta di messaggio promozionale per tale museo che sembra essere un vero paradiso terrestre per tutti gli amanti di Van Gogh, tra l'altro situato nel bel mezzo di uno splendido parco naturale. Non a caso quindi la prima sezione della mostra è dedicata alla collezione Kröller-Müller e forse nelle intenzioni dei curatori è un vero e proprio spot... vengono presentate opere di vari artisti di fama dal naturalismo (con Corot) all'impressionismo (Pissarro, Signac, Seurat) fino ad arrivare all'astrattismo (Mondrian). Dalla seconda sala si inizia con Van Gogh... la mostra copre tutta la carriera artistica di Van Gogh prevalentemente con disegni (varie tecniche) che vanno dal 1880 (anno nel quale Van Gogh inizia a dedicarsi seriamente al disegno) al 1890 (anno della morte per suicidio). Carriera brevissima ma prodigiosamente produttiva!!! Durante tutta la sua vita Van Gogh ha mantenuto rapporti epistolari costanti e continui col fratello Theo, anche perché era Theo che lo manteneva ed era a Theo che erano destinate le sue opere... e sono proprio le lettere di Vincent a Theo che accompagnano il visitatore durante la mostra e trovo che essere accompagnati dalle vive parole dell'artista sia quanto di più bello ci possa essere. L'assenza quasi completa di opere ad olio non deve sorprendere visto che la mostra è dedicata a Van Gogh come disegnatore, ma grazie alla ricca collezione di opere di Van Gogh della collezione collezione Kröller-Müller a Brescia è possibile ammirare anche una ventina di dipinti ad olio anche se a mio gusto solo 5/6 possono essere considerati di indiscusso valore e sono prevalentemente concentrati nell'ultimo salone. Non per questo la mostra perde di valore sia chiaro!!! Anch'io ero partito prevenuto ma devo dire che mi sono innamorato delle qualità di Van Gogh come disegnatore!!! La mostra di Brescia ti permette di vivere tutto il processo di apprendistato di Vincent dagli esordi con i primi disegni dal segno incerto ed un po' infantili e con errori tecnici soprattutto relativi alla resa della prospettiva fino ad arrivare alle opere più mature piene di una vibrante energia!!! Perché è questo che colpisce di Van Gogh, l'energia che riesce ad esprimere nei suoi lavori, nei suoi quadri grazie ai colori ma anche nei suoi disegni e questo lo trovo forse più rimarchevole. Insomma penso che valga veramente la pena visitare questa mostra e magari anche dare un'occhiata alla città.

venerdì 26 dicembre 2008

Natività a Faenza


Dedico questo post ad un'iniziativa locale che ho trovato molto interessante soprattutto per la piccola realtà nella quale si inserisce. Certo ognuno ama la sua città e la vede con occhi di innamorato, ma non nascondiamoci di essere nella periferia del nulla quando parliamo di Faenza. Non dovremmo quindi attenderci iniziative di rilievo nazionale anche se in effetti questo 2008 è stato tutt'altro che avaro con la nostra città e va dato merito alla Giunta Comunale di averne avuto parte anche se non essendo molto addentro alla politica locale mi astengo in questa sede dall'assegnare ruoli precisi per i vari "successi" dell'ultima stagione. Siamo nel periodo natalizio e quindi vorrei fare un commento sull'iniziativa portata avanti dall'Accademia Perduta:

Natività a Faenza - Spettacolo di architettura visuale

una vera e propria opera d'arte contemporanea, un'installazione video fruibile dai cittadini Faentini e dai visitatori estemporanei della nostra città fino al 6 Gennaio 2009 dalle 18 alle 24 in piazza Nenni (già Piazza della Molinella). In pratica si tratta di una proiezione video sulla facciata del teatro Masini che per l'occasione è stato trasformato in maxi-schermo otturando finestre ed arcate del portico di accesso. Il video ripercorre la storia di Giuseppe e Maria dal loro primo incontro presso una fontana di Nazareth fino alla nascita di Gesù bambino con sovrimpressioni che rimandano in modo solo accennato a quanto scritto nei vangeli tendendo piuttosto a riportare la storia di quest'uomo e questa donna nei binari più "normali" dell'amore che è sbocciato, sboccia e sboccerà nei secoli a venire tra un uomo ed una donna qualsiasi. Lo ho trovato un modo molto particolare ed intimo di raccontare la storia di questo amore che in ogni caso è stato parte della storia di Gesù, un modo di avvicinare i racconti evangelici al vissuto di ogni giorno rendendoli più tangibili e più sentiti. Piuttosto riuscito anche l'effetto scenico con piazza della Molinella immersa nel buio e rischiarata solo dalla luce del proiettore riflessa dalla superficie chiara delle facciata del teatro; teatro che diviene anche scenografia degli eventi grazie all'interazione tra attori ed architettura del palazzo: portico e finestre vengono riproposte in molte scene del video e vengono a coincidere con le architetture reali donando un effetto di tridimensionalità all'opera. Non sempre riuscitissimi gli inserti animati.... le colombe in computer grafica le ho trovate piuttosto goffe ed inutili mentre piuttosto azzeccata la rappresentazione dell'arcangelo Gabriele come piccola fonte di luce sferica che interagisce in modo scherzoso con Maria. Belli i richiami a grandi opere di arte sacra antica che a mio parere hanno donato maestosità anche all'opera video.
Insomma una bella iniziativa, un bel regalo per la cittadinanza tutta. Ed il cittadino Lamberto ringrazia!

mercoledì 3 dicembre 2008

Una giornata sfortunata


In certi giorni le cose sembrano proprio non voler andare per il verso giusto e non c'è proprio nulla da fare. Spesso sono solo piccole cose ma susseguendosi una dopo l'altra fanno un certo effetto ed in un certo senso ti condizionano quel che resta del giorno. Questo post è la cronaca abbastanza fedele del mio sabato per esemplificare cosa intendo per piccoli disguidi. Doveva essere una dei rarissimi sabati passati in città, a Faenza, per sbrigare tante piccole attività che durante la settimana non ho il tempo di fare a causa della mia vita da pendolare. Esco di casa con in programma le seguenti semplici attività: fare bancomat, comprare il biglietto per l'ultimo concerto del M.E.I. (Manifestazione Etichette Indipendenti), fare l'abbonamento mensile per il treno, passare in edicola a comprare una rivista ed infine passare a fare un saluto ad una mia amica che lavora in un negozio del centro storico. Inizio col Bancomat... arrivo allo sportello ed una signora stà ritirando del denaro, aspetto il mio turno che arriva dopo un paio di minuti. Mi avvicino e sul display compare la scritta "Prelievo non disponibile"... cavolo, proprio quando toccava a me! Poco male, mi dirigo da Mephisto, un negozio di dischi presso il quale erano disponibili i biglietti per i concerti del M.E.I. in prevendita. Passeggio per cinque minuti ed arrivo di fronte alla vetrina. Il negozio però è sbarrato con un cartellone con su scritto "Ragazzi, oggi sono al M.E.I. riapro Lunedì" : M.E.I. infatti è una manifestazione costituita da una fiera con stand delle varie etichette indipendenti oltre che da concerti sparsi per la città. Ok, ma io allora come faccio a comprare il biglietto?! Il concerto si sarebbe dovuto tenere il giorno dopo presso il teatro comunale Masini e quindi penso di dirigermi lì nella speranza che mi vendano un biglietto o che per lo meno mi diano informazioni!!! Mi dicono che per il biglietto non c'è speranza, che il M.E.I. non ha permesso loro di fare prevendita e che l'unica cosa che possono darmi è un numero di telefono per il servizio informazioni; meglio che niente. Ok, mi dirigo all'altro sportello del Bancomat per vedere si espletare la faccenda finanziaria... entro, c'è disponibilità di denaro per il prelievo! Meno male!!! Inserisco la card e compongo il codice: *****. "Codice Errato. Ricomporre il numero". Cosa?! Sono sicuro di averlo composto in modo corretto ma non si sà mai... non ho una memoria di ferro e mi assalgono mille dubbi, tanto più che secondo delle nuove disposizioni adesso dopo un numero di errori complessivi nel digitare il codice in un certo range di tempo ti viene ritirata la card. Meglio non rischiare. Torno a casa per rinfrescarmi la memoria e per telefonare al servizio informazioni del M.E.I.
Passo davanti all'altro sportello Bancomat, che ora dà disponibilità per il prelievo; meglio perchè mi scocciava tornare allo sportello di prima... Telefono al servizio informazioni e dopo cinque squilli mi risponde un FAX.... Mi iniziano a girare gli zebedei... Esco per tornare al Bancomat, ma il primo sportello è tornato ad essere indisposto: ti pareva? Torno al secondo sportello che questa volta cede il malloppo per fortuna. La mattinata è passata e sono riuscito solo a fare Bancomat: non sono passato in edicola, non ho salutato la mia amica che, ben per lei, è stata impegnatissima con i clienti e quindi ho preferito non disturbare e soprattutto niente ticket. Quel concerto, il concerto di Piovani per la cronaca, non mi interessava neppure tanto, ma paradossalmente ora era diventata una faccenda tra me e l'organizzazione del M.E.I. , non potevo arrendermi così.
Cerco il negozio più vicino che faccia prevendita: ce ne è uno a Imola. Ok, telefono per avere informazioni perchè nel sito si parla di orario continuato... mi risponde la segreteria telefonica... Non fà orario continuato! Sono già le 15:25 ed il treno per Imola parte alle 15:37, non posso aspettare e corro a prendere il treno sperando che il negozio apra! Arrivo ad Imola ed a piedi raggiungo il negozio: è aperto... Finalmente! Mi dichiaro interessato a comprare un biglietto in prevendita per il concerto di Piovani, il negoziante mi risponde che è spiacente ma la prevendita è già stata chiusa!!! Se ne rammarica anche lui e mi attacca una solfa che non ho tempo di ascoltare. Scappo nella speranza di non perdere il treno delle 16:04. Per fortuna questa mi và giusta, forse è la svolta!!! ;-)
Il treno arriva e me ne torno mogio a Faenza. Nell'atrio della stazione è stato predisposto un servizio informazioni turistiche per i passeggeri giunti in città per il M.E.I.
Sono un pò esitante ma poi mi faccio avanti spiegando il mio problema e chiedendo se esiste un modo di ottenere questo benedetto biglietto!!! Mi danno il numero del servizio informazioni della fiera: telefono e bontà loro (!!!) finalmente accettano la mia prenotazione telefonica prendendo nota del mio nome e del mio numero telefonico. Finalmente posso chiudere la giornata facendo visita alla amica e raccontandole del mio pellegrinare a vuoto per tutta la giornata, ne più e ne meno quello che vi ho (o piuttosto quello che mi sono) raccontato qui sul mio Blog, in questo mio post. Detto per inciso: il giorno dopo sono andato al concerto con un'ora di anticipo per ritirare il biglietto prenotato, e nella lista delle prenotazioni non c'era mica il mio nome........ Fortunatamente c'erano però ancora alcuni posti liberi. Tutto è bene quello che finisce bene!

Palladio a Vicenza


Il mio primo post in assoluto è dedicato interamente alla mia trasferta a Vicenza di sabato scorso, 22 Novembre 2008. Mi piace dedicare il mio tempo libero all'arricchimento culturale ed artistico e molto di frequente dedico parte del weekend al viaggio; viaggio alla ricerca del bello, viaggio alla ricerca del diverso, viaggio di approfondimento del poco conosciuto se non proprio dell'ignoto. Nulla di trascendentale sia chiaro, mi dedico prevalentamente ad esplorazioni di stampo prettamente artistico culturale in lungo ed in largo per l'Italia.
A Vicenza in queste settimane è ospitata una mostra di grossa rilevanza dedicata ad Andrea Palladio in occasione del 500-mo anno dalla sua nascita (nato a Padova il 30 Novembre del 1508). Non sapevo sinceramente cosa aspettarmi da una mostra del genere, sono abituato a girovagare per mostre di pittura e soprattutto capisco ben poco di architettura... la buona notizia per voi tutti ignorantoni è che la mostra "è aperta a tutti" nel senso che risulta godibile anche per chi non ne mastica troppo, fortunatamente. Il biglietto di ingresso è più che onesto, 10€ per l'ingresso ad una mostra con audioguida inclusa... penso sia difficile sperare in prezzi più accessibili al giorno d'oggi. La mostra si dipana in 9 sale tutte molto ben raccontate dal commento audio che ho trovato godibile e sufficiente per una visita frettolosa della mostra. Per chi invece volesse approfondire su ogni singolo oggetto in mostra è stata riportata una descrizione piuttosto particolareggiata. Lungo la visita viene dato modo di prendere visione di documenti storici di una certa importanza, soprattutto disegni autografi del Palladio, che ricostruiscono le vicende che hanno portato alla realizzazione di capolavori quali: la basilica palladiana, palazzo Chiericati, il teatro Olimpico, la Rotonda, villa Barbaro, chiesa di San Giorgio Maggiore, chiesa del Redentore etc... etc... Ai disegni si alternano modelli in legno delle principali opere accompagnati da quadri, in particolare del Canaletto che permettono di ammirare chiese e palazzi nel loro contesto naturale ed urbano. Ho trovato la visita molto interessante e ben fatta e perciò ve la consiglio: un'occasione anche per correre ad ammirare una piacevolissima città ricca di bellissimi palazzi firmati da Palladio ma anche da suoi "seguaci" che ne hanno definito uno stile architettonico molto ben caratterizzato. Da non mancare una visita allo splendido teatro olimpico per poi chiudere con una visita alla villa La Rotonda, poco fuori dalla città ma raggiungibile lungo un percorso per buona parte pedonale e molto suggestivo.
A metà strada tra Vicenza e villa Rotonda si raggiunge Villa Bertolo-Valmarana che ospita uno splendido ciclo di affreschi dipinti da Giambattista e Giandomenico Tiepolo nel 1757 e che meritano assolutamente una visita.
E' ora di tornare verso il centro storico della città, ma non prima di essere saliti alla Basilica del Monte Berico raggiungibile con una ascesa non troppo perigliosa lungo i 700 metri di portici che ricordano in un certo qual modo San Luca a Bologna. Nel refettorio del convento in particolare è ospitata la tela Cena di S.Gregorio Magno, opera di Paolo Veronese del 1572. Nel 1848 i soldati austriaci immagino per una ritorsione la tagliarono a colpi di baionetta in 32 pezzi ma fù fortunatamente possibile restaurarla 10 anni dopo a spese dell'imperatore Francesco Giuseppe.

Alcuni dati essenziali:
Mostra Palladio 500 Anni
http://www.palladio500anni.it/
Biglietto: 10€
Vicenza, Palazzo Barbaran da Porto
Fino al 06 Gennaio 2009

Villa la Rotonda
http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Capra_detta_la_Rotonda
Biglietto: 10€

Villa Valmarana
http://www.villavalmarana.com/
Biglietto: 8€